Purtroppo quel “qualche ente” ad oggi è ignaro di come possa figurare tra i beneficiari, in quanto – per ragioni a noi non note – non è ancora uscito alcun provvedimento che chiarisca le modalità di iscrizione alle liste omonime.
Cosa volete che sia; ci sono circa 30mila organizzazioni che pongono di continuo due semplici domande:
– quando mi verrà comunicato il dato di quanto ho incassato con il 5 per mille dell’anno scorso?
– quando potrò iscrivermi al 5 per mille di quest’anno?
A queste due semplici domande, ad oggi nessuno sembra poter rispondere.
C’è chi urla allo scandalo; chi dice che è il solito modo di fare politica (promettere, promettere). Di certo è che i governanti trattano gli enti non profit come sudditi e di ciò non dovremmo più di tanto stupircene.
Carlo Mazzini