Ore 18 di oggi.
Come riferito da Gabriella Meroni in un articolo su Vita online, il MIUR invita ad un innovativo procedimento di iscrizione all’elenco del 5 per 1000 gli enti di ricerca che intendono risultare nelle liste di cui al comma 1234, lettera b), Legge finanziaria 2007.
La scadenza per l’iscrizione di questi enti è, secondo quanto pubblicato sul sito del MIUR, anticipata (rispetto ai fratelli della lettera “a”) al 26 marzo.
Una settimana (scarsa) per I) essere informati II) prendere la decisione III) comunicare al MIUR la propria adesione al 5 per 1000. Si accettano scommesse per i ricorsi che con ingenua forza questo “coso” (comunicazione, provvedimento???) attirerà.
Rammentiamo che lo schema di DPCM – comparso sul sito de Il Sole 24 Ore alcuni giorni fa – faceva cenno (art 2) agli elenchi relativi gli enti di cui alla lettera b) e c) del famoso comma della L Finanziaria, dando per scontato che gli stessi sarebbero stati redatti e comunicati dai due Ministeri interessati (Università e Ricerca oltre a Salute).
Qui invece si dice qualcosa di diverso.
Gli enti di ricerca scientifica di natura privata (quelli della salute sono dati per desaparecidos) devono fare tutto da soli e in fretta, come abbiamo detto.
Chiamatela autodeterminazione, se credete; io la chiamo anarchia!
Attenzione! I documenti da esibire sono diversi da quelli richiesti alle semplici Onlus di cui alla lettera a).
Nella stessa pagina del MIUR infatti trovate:
– Modello di Autocertificazione ai sensi del DPR 445/00 nel quale si dichiara di non essere mafiosi (mi sembra un buon punto di partenza!), e di svolgere attività di ricerca senza scopo di lucro
– Modello per l’Iscrizione alla lista 5 per 1000 degli enti di ricerca scientifica
Così per la cronaca. Lo scorso anno, gli enti di ricerca scientifica privata furono iscritti dal MIUR stesso con proprio provvedimento.
Carlo Mazzini
