Il provvedimento 1000proroghe è tornato al Senato ed entro pochissimi giorni verrà approvato per la conversione definitiva del DL in Legge; diversamente salterebbero decine di proroghe. Aggiornamento: Mille proroghe convertito in L 25/2010.
Come noto, a noi interessa la questione del recupero delle organizzazioni che hanno toppato la “seconda” iscrizione (invio della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà …). Ne ho scritto sia su Vita della scorsa settimana che su Il Sole di questo lunedì.
Il termine di presentazione dell’integrazione della documentazione è il 30 aprile. La prassi ci verrà resa nota dall’Agenzia delle Entrate in tempo utile.
Quindi cosa commentare?
Non commento ma – felicemente impressionato – riporto un intervento di un Deputato in Assemblea alla Camera che, parlando della situazione del 5 per mille, è uscito un pò dalle solite due frasi di circostanza degli onorevoli e dei politici.
Fate conto che Presiedeva la seduta l’onorevole Lupi, promotore della famosa proposta sul 5 per mille, così condivisa da tutti che … giace narcotizzata alla Commissione Finanze del Senato.
Sentiamo cosa dice il deputato Misiani il 22 febbraio scorso.
“Signor Presidente, mi avvio alla conclusione con poche altre considerazioni di merito su altre norme. Anzitutto, l’articolo 1, comma 15, dispone la conservazione in bilancio delle somme relative agli stanziamenti del 5 per mille non utilizzate. Del 5 per mille si occupa anche il comma 23-quaterdecies dello stesso articolo che proroga alcuni termini per il completamento delle procedure di riparto sempre per il 5 per mille: queste sono norme condivisibili, opportune ed utili, ma evidenziano – me lo lasci dire, signor Presidente – un problema tuttora aperto per quanto riguarda il 5 per mille.
Il 5 per mille – lo abbiamo detto tutti a prescindere dagli schieramenti politici di appartenenza – è uno strumento utile e positivo di sussidiarietà fiscale e largamente condiviso. La sua introduzione è stata largamente condivisa e tutti dalle proprie posizioni di maggioranza o di opposizione ci siamo battuti perché divenisse uno strumento stabile nell’ordinamento fiscale italiano. Il punto è che il 5 per mille, per come è stato normato ed organizzato, si sta dimostrando uno strumento terribilmente lento e farraginoso dal punto di vista della gestione e la necessità di inserire queste norme nel decreto milleproroghe è un’ulteriore conferma di questi problemi.
Noi abbiamo enti che sulla carta sono beneficiari di contributi ingenti ai sensi del 5 per mille che non hanno dopo anni ricevuto un euro a causa della lentezza e della farraginosità delle procedure. Vi sono enti che addirittura rinunciano a mettere in bilancio queste risorse perché dopo anni e anni di ritardo non se le aspettano più. Così non va e non può andare avanti.
Il tema è rendere stabile nell’ordinamento questo strumento. Signor Presidente, ci sono disegni di legge anche a sua firma che riguardano la stabilizzazione del 5 per mille che sarebbe l’ora di portare avanti e di concretizzare, ma questo strumento va soprattutto reso più semplice e rapido dal punto di vista della sua gestione amministrativa, altrimenti abbiamo una ottima intenzione: quella di restituire ai contribuenti uno spazio di libera scelta della destinazione delle imposte che pagano allo Stato, un’ottima intenzione, un ottimo strumento che poi nell’applicazione concreta rimane sulla carta. Infatti, questa è la storia degli ultimi tre anni di applicazione concreta del 5 per mille. E anche le norme del milleproroghe sono lì a testimoniare l’esistenza di un problema da risolvere.”
Cosa ne pensate? Mi è parsa un’analisi chiara e condivisibile.
Carlo Mazzini
1 commento
peccato che il regolamento della camera non prevede la possibilità della risposta del Presidente della seduta … sarebbe stato interessante sentire cosa rispondeva Lupi.