Li abbiamo presi per degli incapaci, per chi non ha interesse al non profit, li abbiamo ritenuti una casta.
Abbiamo sbagliato tutti.
Sono dei burloni!
Simpaticissimi burloni, ma pur sempre burloni.
Prendete ad esempio il fatto che il non profit sta aspettando le regole sul 5 per mille 2010 (ok, non solo quello, ma concentriamoci un attimo su un problema alla volta).
Le regole. da quando esiste il 5 per mille, sono contenute in un DPCM, che quest’anno per la prima volta deve passare anche per la Commissione Finanze, giusto per allungare un pò i tempi.
In questi giorni è all’esame della V Commissione Bilancio della Camera uno schema di decreto dall’allettante titolo
“Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo all’utilizzo delle disponibilità del Fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33”.
La Commissione del Bilancio deve terminare di discuterlo entro il 7 aprile.
E dentro si parla del 5 per mille.
Ecco il testo Schema di decreto
Emozione
Tensione
Apprensione
…
Delusione
Ma basta leggere all’interno dello schema del Decreto per capire che è una burla, perché in definitiva si dice che si autorizza il Ministero dell’Economia a usare per le finalità di cui alla legge finanziaria i soldi ivi previsti (tra cui anche i 400 milioni per il 5×1000) e lo può fare il Ministro perché è una misura urgente e indifferibile sempre che faccia esaminare la proposta di utilizzo delle risorse alla Commissione competente.
Acqua, grazie.
Tavor, ecco (glump), … bene.
In tutto ciò possiamo concludere che
a. non basta una legge dello stato che dica che certi soldi sono destinati al 5 per mille (è ciò che c’è scritto nella legge finanziaria); deve uscire un DPCM che però deve stare un pò a pasturare in Commissione per dire che i 400 milioni … sono utilizzabili per il 5 per mille.
b. ciò che più interessa sono le regole del 5 per mille. Bene; dato che di date, modalità, singole, doppie, triple iscrizioni vorremmo sapere, queste regole tardano ad arrivare, con grande apprensione di amministrativi di enti non profit.
Mi succede quasi ogni giorno che uno o più responsabili di enti mi scriva o mi chiami terrorizzato, con i capelli in disordine, come fosse uscito da un sonno letargico in quel momento, e mi chieda: ma mi sono perso qualche cosa? quand’è che ci si iscrive al 5 per mille? ma le regole sono sempre le stesse? ma devo anche dichiarare se mia zia ha il ginocchio valgo?”
Torniamo ai nostri burloni, i legislatori, i governanti.
Essi si dannano per far approvare una norma che autorizzi ciò che un’altra norma ha già autorizzato (perché la sostanza è questa!!!) e non hanno la cortesia neppure di informarci quando sono i termini (e quali) di presentazione di iscrizione al 5 per mille 2010.
Non ci resta che aspettare le regole che dovrebbero arrivarci sempre attraverso DPCM.
Nel frattempo lasciamo che si burlino di noi, lo fanno ma senza cattiveria; è solo per farci stare di buon umore.
Carlo Mazzini