Il Forum del Terzo Settore, risvegliandosi dal lungo letargo invernale, si accorge che nella Gazzetta Ufficiale del 31 marzo un decreto congiunto di Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’economia vengono sospese le agevolazioni riconosciute agli enti non profit (e ad altri soggetti) per la spedizione dei propri house organ ecc. Qui l’articolo di Vita.Quella del governo è una mossa veramente miope; si danneggia in questo modo il Terzo Settore.
La ragione del taglio è che le risorse destinate all’agevolazione (e per le quali è riconosciuto una sorta di indennizzo / compensazione alle Poste) sono finite.
Alcune considerazioni:
– le risorse statali di bilancio saranno esaurite, ma ciò si avvera proprio quando sulla home page di Poste campeggia un articolo entusiastico dove si afferma che gli utili di Poste sono aumentati anche nel 2009!
– uno dei due Ministeri si chiama “dello Sviluppo Economico”, ma forse bisognerebbe chiamarlo “dello Sviluppo Economico solo delle Poste”, vero Scajola?
– le date, signori. Le date. State bene a sentire. Il decreto è del 30 Marzo; viene pubblicato il 31 marzo in GU e vi si legge (art 1) “Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1° febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010“. Alla faccia; certo che ci hanno lasciato molto tempo per consentirci di mettere da parte nuove risorse e affrontare la nuova spesa!
Come definire questa manovra? Quale termine usare?
Ne suggerisco uno: per il tempismo, per i soggetti colpiti, per la leggiadria con la quale si tagliano le risorse al non profit la definirei … una mascalzonata.
Solo i mascalzoni si comportano così; con una pugnalata alle spalle!
E allora, dicevo, Forum del Terzo Settore ne dà per primo la notizia, ma non sembra sfoderare il coraggio che in queste occasioni (Manzoni docet) sarebbe bene mostrare.
«Auspichiamo», afferma Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, «che venga immediatamente avviata la verifica di tali disponibilità finanziarie e che non venga quindi a decadere l’unico sostegno di cui gode l’editoria del terzo settore, uno tra i segmenti più importanti della comunicazione sociale del nostro Paese. A tal fine», conclude Olivero, «chiediamo un confronto immediato».
Ma come “Auspichiamo”?
Bisognava dire “siamo incavolati neri!” Poco politically correct? Ma come si comportano gli altri (in questo caso il Governo)?
Io avrei detto “L’annullamento delle tariffe agevolate al non profit è un atto gravissimo, illogico e che porterà gravi dissesti alle organizzazioni, sia piccole che grandi. In un momento di crisi come questo, a fronte di risultati – per fortuna – positivi di un’azienda di Stato come Poste, bisognava quanto meno prorogare le agevolazioni per andare a trovare in tempo le risorse necessarie nel bilancio dello Stato. Così non è stato fatto, ed è una scelta politica miope e contraria allo sviluppo economico e sociale della comunità nazionale. Il Ministero del Welfare non ha nulla da dire?”
Capite perché non mi chiamano mai a fare il ghost writer?
🙂
Carlo Mazzini
Il testo del decreto
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 30 marzo 2010
Tariffe postali agevolate per l'editoria. (10A04046)
IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, e successive modificazioni e integrazioni; Visto il decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353, recante «Disposizioni urgenti in materia di tariffe postali agevolate per i prodotti editoriali», convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46, ed in particolare gli articoli 3 e 3-bis; Visto il decreto ministeriale 13 novembre 2002, recante «Tariffe per la spedizione di invii di libri e di stampe in abbonamento postale di cui alla lettera b), del comma 20, dell'art. 2, della legge 23 dicembre 1996, n. 662»; Visto il decreto ministeriale 13 novembre 2002, recante «Spedizioni di stampe in abbonamento postale di cui alla lettera c), del comma 20, dell'art. 2, della legge 23 dicembre 1996, n. 662»; Visto il decreto ministeriale 1° febbraio 2005, recante «Tariffe agevolate per la spedizione di prodotti editoriali»; Visto il decreto ministeriale 8 ottobre 2004, recante «Monitoraggio dell'andamento degli oneri finanziari pubblici in materia di agevolazioni tariffarie postali per la spedizione di prodotti editoriali, ai sensi dell'art. 3, comma 1-bis, del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46»; Visto il monitoraggio mensile e consuntivo delle compensazioni editoriali, relativo all'anno 2009, di cui al citato decreto ministeriale 8 ottobre 2004, dal quale risulta uno scostamento al rialzo del volume totale delle agevolazioni tariffarie effettivamente praticate superiore al 10 per cento; Visto il decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative» ed in particolare l'art. 10-sexies, commi 2 e 4; Vista la nota del Ministro dell'economia e delle finanze in data 3 marzo 2010, n. 4954, con la quale si fa presente che le risorse disponibili, pari a 50 milioni di euro per i rimborsi a Poste italiane S.p.A. delle tariffe postali agevolate, non sono sufficienti a coprire gli oneri previsti e si invita ad adottare le misure occorrenti a garantire il rispetto dei limiti di spesa rappresentati dallo stanziamento disponibile; Vista la nota del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'editoria in data 16 marzo 2010, n. 171/10, nella quale si fa stato che le risorse destinabili nell'anno 2010 ai rimborsi a Poste italiane S.p.A. delle tariffe postali agevolate non potranno essere superiori a 50 milioni di euro; Vista la nota dell'8 marzo 2010, con la quale l'amministratore delegato di Poste italiane S.p.A. ha precisato che il dato definitivo previsto delle compensazioni maturate da Poste italiane nel primo trimestre 2010 a fronte dell'applicazione di tariffe postali agevolate a favore dell'editoria e del terzo settore, ammontera' a circa 50 milioni di euro; Ritenuto di dover provvedere ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 24 dicembre 2003, n. 353, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2004, n. 46; Sentito il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'editoria; Decreta: Art. 1 Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1° febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010.
Art. 2 Con successivo decreto potranno essere determinate tariffe agevolate per i residui periodi dell'anno 2010, in caso di sopravvenuto accertamento di disponibilita' finanziarie nell'ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il presente decreto ha effetto immediato e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 30 marzo 2010 Il Ministro dello sviluppo economico Scajola Il Ministro dell'economia e delle finanze Tremonti
2 commenti
Incredibile. Siamo in preparazione del semestrale della nostra organizzazione e scopriamo che da un giorno con l’altro c’è un modico aumento del 500% delle spese di spedizione.
Va bene che l’economia è ferma e bisogna farla girare, ma l’entità dell’aumento è completamente fuori dal normale.
La tempistica della applicazione delle tariffe poi è una barzelletta…
Una considerazione che suonerà vagamente da “antipolitica”: i famosi tagli degli enti pubblici inutili e delle poltrone vengono periodicamente posticipati a data più in la, i tagli al nonprofit…subito, anzi meglio da ieri.
Ultima considerazione. Ossevando gli ultimi elenchi del 5×1000, si nota che migliaia di enti non profit (grazie al cielo non noi) non strutturati o non in grado di spiegare ai propri offerenti dell’opportunità 5×1000, riceveranno poche decine di euro annui dei pochi contribuenti che sono riuscite a convincere e dall’altro lato si ritroveranno con qualche centinaio/migliaio di euro in più di spese postali ogni anno…(Alla faccia del bastone e della carota!)
Io aggiungerei, magari con un “nota bene” che i ” risultati positivi” delle Poste italiane sono stati fatti anche sulle spalle dei cittadini che hanno visto, ad esempio, il duplicare l’imposta dovuta per i bollettini postali nel passaggio da lira (le vecchie 1.000 lire…) all’euro (1 euro e dall’anno scorso 1,10 euro)!!!
A fronte di un servizio postale più scadente….nella mia frazione il postino non viene più tutti i giorni a recapitare la posta ma ogni 2-3….tagli di personale? Certo che in questo modo è facile per tutti raggiungere risultati “positivi”!!!
Claudio