Alcuni esempi di quanto le istituzioni pubbliche tengono al non profit, attraverso il primo dovere che un ente pubblico ha nei confronti dei cittadini.
Alcuni sono errori lievi, altre sono colpe – a mio avviso – gravi.
Se li segnalo non è per fare la carogna; gli enti pubblici che vi segnalo fanno spesso un ottimo lavoro, ma ciò non toglie il diritto di critica, nella speranza – spero non vana – che qualche passo verso la normalità venga fatto.
Iniziamo con il sito del Ministero Lavoro & Welfare che – come già segnalato – ha messo online un sito “portale” sul e per il terzo settore – Terzo Settore.
Già dissi che non era una buona idea mettere una rubrica sulla legislazione se non la si aggiornava con le leggi vigenti. Se poi una legge vecchia di 10 anni (quella sulle Onlus, che ha la sua importanza) la mettono nel testo non aggiornato … la questione è grave. Il fatto che io l’abbia segnalato qui e su Vita (ultimo numero del 2009) non sembra averli fatti desistere né correggere. Contenti loro!
Poi, con tutta la cagnara sulle tariffe postali, ci si aspetterebbe che almeno la notizia la riportassero! Non dico la critica del non profit al Governo, non chiedo questo. Ma la notizia, sì, o si è scelto scientemente di mettere solo le goodnews? E invece, se cercate nel motore di ricerca interno i termini “tariffa” e “postale” al singolare e al plurale, nisba, nulla, l’assenza totale di qualsiasi riferimento.
Bravi!
Si potrebbe dire che almeno loro mettono la notizia (con mero copia / incolla, alla faccia dello sforzo) che è uscito il 5 per mille 2010.
Invece l’Agenzia per le Onlus non mette né la notizia delle tariffe postali né il 5 per mille 2010 (ma mette la legge sulle Onlus nella versione corretta, seppur a fascicoli …); evidentemente l’Agenzia per le onlus ritiene che non sia suo dovere informare su scadenze e questioni così importanti. E non mi dite che è perché non hanno i soldi!
Questo sito che state leggendo costa al suo realizzatore / proprietario la pazzesca cifra di € 200 l’anno. Certo, oltre ad un pò di sforzo, tempo ed impegno.
Poi ci sono le Direzioni locali delle Entrate (Agenzia delle Entrate) che anch’esse mettono online le leggi, ahimè non nella versione vigente e dicono a chi si vuole iscrivere all’Anagrafe delle Onlus “andate sul ns sito e scaricate la legge, così potete vedere cosa potete fare e cosa no”. Beata innocenza! Se si riuscisse a capire dalla legge Onlus cosa una Onlus può fare e cosa no non ci sarebbe stata la necessità – da parte dell’Agenzia delle Entrate – di produrre copiosissima prassi sulle Onlus (credo più di 130 documenti dal 1998).
E poi, se mettete la norma sbagliata, cosa può capire un novello costituente di Onlus?
Volevo quindi renedere noto a tutti (voi e loro) che esiste da poco un OTTIMO SITO della pubblica amministrazione che reca tutte le norme vigenti ad oggi (ripeto, ad oggi, che vuol dire che ogni giorno viene aggiornato!!!) promulgate dal 1981 in poi!
Segnatevelo è NORMATTIVA e questa è la pagina della Ricerca.
E’ un servizio promosso e promesso dal Ministro Calderoli … allora i miracoli si avverano!
Chapeau!
Carlo Mazzini