5 per mille 2008: relazione tecnica dell’ufficio studi della Camera

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Il 5 per mille 2008 sembra dormire sonni tranquilli, nel senso che ad oggi è anestetizzato con il suo tettuccio basso – anzi bassissimo – e l’esclusione delle fondazioni non Onlus e non di ricerca scientifica.
In attesa di vedere cosa succede nelle Commissioni e prossimamente in Aula leggiamo la Relazione Tecnica del Servizio Studi della Camera, che qui copio / incollo direttamente dal sito della Camera.

Ai più distratti, il primo comma dell’articolo 136 tratta dell’8 per mille, anche per quella parte che interessa (in termini di ripartizione) gli enti non religiosi.

“Articolo 136
(Otto per mille e cinque per mille)

1. L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, e successive modificazioni, relativamente alla quota destinata allo Stato dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), è incrementata di 60 milioni di euro per l’anno 2008.
2. Al comma 1237 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole: «250 milioni di euro» sono sostituite dalle seguenti: «400 milioni di euro».
3. Per l’anno finanziario 2008, fermo quanto già dovuto dai contribuenti a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche, una quota pari al cinque per mille dell’imposta netta, diminuita del credito d’imposta per redditi prodotti all’estero e degli altri crediti d’imposta spettanti, è destinata, nel limite dell’importo di cui al comma 6, in base alla scelta del contribuente, alle seguenti finalità:
a) sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, nonché delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali previsti dall’articolo 7, commi 1, 2, 3 e 4, della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni riconosciute che senza scopo di lucro operano in via esclusiva o prevalente nei settori di cui all’articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460;
b) finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università;
c) finanziamento agli enti della ricerca sanitaria.
4. I soggetti di cui al comma 3 ammessi al riparto devono redigere, entro un anno dalla ricezione delle somme ad essi destinate, un apposito e separato rendiconto dal quale risulti, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ad essi attribuite.
5. Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della solidarietà sociale, del Ministro dell’università e della ricerca e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di richiesta, le liste dei soggetti ammessi al riparto e le modalità del riparto delle somme stesse nonché le modalità e i termini del recupero delle somme non rendicontate ai sensi del comma 4.
6. Per le finalità di cui ai commi da 3 a 5 è autorizzata la spesa nel limite massimo di 100 milioni di euro per l’anno 2009.

L’articolo 136 reca disposizioni relative alla destinazione della quota dell’otto per mille (comma 1)e del cinque per mille (commi 2-6) dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (ex IRPEF, ora IRE).

In particolare, il comma 1 dispone che l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222 , e successive modificazioni, relativamente alla quota destinata allo Stato dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), venga incrementata di 60 milioni di euro per l’anno 2008.
La relazione illustrativa al disegno di legge presentato al Senato sottolinea come tale rifinanziamento sia finalizzato a recuperare talune criticità gestionali, emerse nel corso dei recenti esercizi, tenuto conto della prevedibile insufficienza dei fondi, ripetutamente manifestatasi negli ultimi anni, rispetto alle complessive richieste di finanziamento di amministrazioni ed enti interessati.

Si ricorda che la legge 20 maggio 1985, n. 222 ha stabilito che, a decorrere dal 1990, una quota pari all’otto per mille del gettito IRPEF venga destinata, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di caratterereligioso a diretta gestione della Chiesa cattolica (articolo 47, secondo comma).
La scelta relativa all’effettiva destinazione viene effettuata dai contribuenti all’atto della presentazione della dichiarazione annuale dei redditi; in caso di scelte non espresse dai contribuenti, la destinazione viene stabilita in proporzione alle scelte espresse.
Successive disposizioni legislative hanno previsto che la scelta sulla destinazione dell’otto per mille dell’IRPEF possa essere effettuata anche a favore di altre confessioni religiose.
Ai sensi dell’articolo 48 della legge n. 222/1985, la quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta allo Stato deve essere destinata ad interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali.
I criteri e le procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale sono disciplinati dal D.P.R. 10 marzo 1998, n. 76, come modificato dal D.P.R. 23 settembre 2002, n. 250.
I soggetti che possono accedere alla ripartizione sono:
§ pubbliche amministrazioni;
§ persone giuridiche;
§ enti pubblici e privati.
Sono escluse le persone fisiche e, in ogni caso, i soggetti che operano per fine di lucro.
Per ciò che concerne la procedura per l’utilizzo della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale:
§ entro il 31 luglio di ogni anno la Presidenza del Consiglio dei Ministri elabora lo schema del piano di ripartizione delle risorse derivanti dalla quota dell’otto per mille di gestione statale. Il piano viene predisposto sulla base delle richieste pervenute alla stessa Presidenza del Consiglio entro il 15 marzo antecedente. La Presidenza del Consiglio dei Ministri esamina le domande verificando la sussistenza dei requisiti e considerando le valutazioni delle amministrazioni interessate entro il 30 giugno.
§ esaurita l’istruttoria, entro il 30 settembre di ogni anno lo schema di decreto di ripartizione, con la relativa documentazione, viene trasmesso dal Presidente del Consiglio dei Ministri alle competenti Commissioni parlamentari per l’espressione del parere. Acquisito il parere, o comunque decorso il termine a tal fine previsto, il decreto di ripartizione deve essere adottato entro il 30 novembre di ogni anno.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali ha trasmesso, con lettera del 19 settembre 2006 ed ai sensi dell’articolo 7 del citato D.P.R. n. 76/1998, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto n. 175 del Presidente del Consiglio dei ministri, di ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2007.

Si ricorda che con la legge finanziaria 2004 era stata disposta, a decorrere dal 2004, la riduzione di 80 milioni di euro dell’autorizzazione di spesa relativa alla quota destinata allo Stato a valere sull’otto per mille del gettito IRPEF, oggi IRE.
L’articolo 1, comma 1233, della legge finanziaria per il 2007 ha disposto il parziale ripristino delle risorse stanziate, per un importo di 45 milioni di euro nel 2007 e integralmente a decorrere dal 2010, mantenendo intatta la decurtazione di 80 milioni per gli anni 2008 e 2009.

Lo stanziamento relativo alla quota dell’otto per mille di gestione statale, iscritto nel disegno di legge di bilancio 2008 al cap. 2780 dello stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, reca una previsione iniziale di 5 milioni di euro.

La Relazione tecnica al disegno di legge finanziaria rileva come l’ammontare dell’otto per mille di diretta gestione statale, da ripartire per l’anno 2008, sia valutabile in 90 milioni di euro, sulla base di una stima delle scelte dei contribuenti intorno al 9%; nella medesima sede si sottolinea tuttavia che detta somma, a causa delle suesposte riduzioni previste dalla legge, si riduce sino ai 5 milioni di euro iscritti nel ddl di bilancio.

La previsione aggiornata alla Nota di variazione, che sconta gli effetti derivanti dall’approvazione del disegno di legge finanziaria al Senato, reca di conseguenza uno stanziamento, iscritto al capitolo 2780, pari a 65 milioni di euro.

Il comma 2 dispone, il rifinanziamento, per un ammontare pari, nel 2008, a 150 milioni di euro, della dotazione finanziaria della misura in materia di 5 per mille IRE.
Nel dettaglio, la norma, tramite una novella al comma 1237 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2007, prevede l’innalzamento a 400 milioni di euro, rispetto ai 250 milioni già previsti,del limite massimo di spesa derivante dall’applicazione della misura del 5 per mille IRE riferita all’anno finanziario 2007 di cui all’art.1, comma 1234, della medesima legge finanziaria.

Si ricorda che il citato comma 1234 ha disposto che, per l’anno finanziario 2007, una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF sia destinata, sulla base delle scelte dei contribuenti, a:
a. sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionale e provinciale, delle associazioni riconosciute che operano in determinati settori;
I soggetti che potranno beneficiare della destinazione del 5 per mille sono, in particolare:
– le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), comprese le ONLUS di diritto (gli organismi di volontariato, le organizzazioni non governative, le cooperative sociali e i loro consorzi e gli enti ecclesiastici e le associazioni di promozione sociale qualificatisi ONLUS limitatamente ad alcune attività );
– le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionali e provinciali;
– le associazioni riconosciute che operano nei seguenti settori: assistenza sociale e socio-sanitaria; assistenza sanitaria; beneficenza; istruzione; formazione; sport dilettantistico; tutela, promozione e valorizzazione delle cose d’interesse artistico e storico; tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, con esclusione dell’attività’, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi; promozione della cultura e dell’arte; tutela dei diritti civili.
b. finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università;
c. finanziamento agli enti della ricerca sanitaria.

Il successivo comma 1235 destina comunque una quota pari allo 0,5 per cento del totale determinato dalle scelte dei contribuenti all’Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale e alle organizzazioni nazionali rappresentative delle associazioni che possono beneficiare del 5 per mille, riconosciute come parti sociali.

La Relazione illustrativa della norma in esame evidenzia come il rifinanziamento di 150 milioni di euro sia finalizzato all’adeguamento della spesa al previsto ammontare dei benefici da erogare per l’anno 2008, secondo le stime delle spettanze di ciascun soggetto destinatario effettuate dall’Agenzia delle entrate, sulla base delle scelte compiute dai contribuenti.
Si ricorda, inoltre, che l’articolo 20, comma 1, del D.L. n. 159 del 2007 (A. C. 3194) – collegato alla manovra di finanza pubblica – ha disposto l’integrazione di 150 milioni di euro, per l’anno 2007, della dotazione del Fondo nel quale confluisce una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito (IRE) destinata al volontariato e alla ricerca. Il comma 1-bis del medesimo articolo, introdotto nel corso dell’esame del decreto-legge presso il Senato, ha inoltre disposto che al riparto della quota del 5 per mille siano ammesse anche le associazioni sportive dilettantistiche in possesso del riconoscimento ai fini sportivi, rilasciato dal C.O.N.I. a norma di legge.

I commi 3-6, introdotti nel corso dell’esame presso il Senato, ripropongono, per l’esercizio finanziario 2008, la misurarelativa alla destinazione del cinque per mille dell’imposta sul reddito, innovandone parzialmente la relativa disciplina rispetto a quanto già disposto per l’esercizio 2007 dai citati commi 1234-1237 della legge dalla legge finanziaria 2007.

In particolare, il comma 3 dispone che per l’anno finanziario 2008 una quota pari al 5 per mille dell’IRE – diminuita del credito d’imposta per redditi prodotti all’estero e degli altri crediti spettanti – sia destinata, sulla base delle scelte dei contribuenti, a:

§ sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri nazionale, regionale e provinciale, delle associazioni riconosciute che senza scopo di lucro operano in via esclusiva o prevalente nei settori indicati dall’articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460.

Rispetto all’analoga formulazione contenuta nel comma 1234 della finanziaria 2007, il testo specifica che le associazioni riconosciute che possono beneficiare della misura debbono essere “senza scopo di lucro” ed operare “in via esclusiva o prevalente” nei settori indicati dal citato articolo 10 del D.lgs.460/97 .

§ finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università;
§ finanziamento agli enti della ricerca sanitaria.

Rispetto alla disciplina prevista dalla legge finanziaria 2007, la norma, in relazione alla quota da destinare alle finalità solidaristiche e sociali,specifica che essa è calcolata al netto del credito d’imposta per redditi prodotti all’estero e degli altri crediti d’imposta spettanti; viene inoltre eliminata la destinazione di una quota, pari allo 0,5 per cento del totale determinato dalle scelte dei contribuenti, all’Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale e alle organizzazioni nazionali rappresentative delle associazioni che possono beneficiare del 5 per mille, riconosciute come parti sociali;

Il comma 4, anche in tal casoinnovando la disciplina prevista per l’esercizio finanziario 2007, dispone uno specifico obbligo di rendicontazione in capo ai soggetti beneficiari del riparto, i quali sono chiamati a redigere, entro un anno dalla ricezione delle somme, apposito e separato rendiconto da cui risulti, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente la destinazione delle somme ad essi attribuite.

Il comma 5 demanda ad un decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi su proposta del Ministro per la solidarietà sociale, del Ministro dell’università e della ricerca e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e finanze, l’individuazione delle modalità di richiesta, delle liste dei soggetti beneficiari, delle modalità di riparto, nonché le modalità e i termini del recupero delle somme non rendicontate.

Rispetto alla disciplina di cui alla citata legge finanziaria per il 2007, al D.P.C.M. di natura non regolamentare si demanda, tra l’altro, la determinazione delle modalità di richiesta e delle modalità e dei termini del recupero delle somme non rendicontate (anziché la sola individuazione dei soggetti beneficiari e delle modalità di riparto delle somme); il D.P.C. M. è inoltre adottato su proposta del Ministro della solidarietà sociale, del Ministro dell’università e della ricerca e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, mentre in precedenza proponente era solo il Ministro per la solidarietà sociale di concerto con il Ministro dell’economia.

Il comma 6 dell’articolo dispone , infine, un limite massimo di 100 milioni di euro per l’anno 2009 ai finidell’applicazione della misura del 5 per mille disciplinata ai sensi dei commi da 3 e 5 dell’articolo in esame.
Il limite di spesa è riferito all’anno 2009, in quanto tiene conto, verosimilmente, dei tempi tecnici necessari per l’erogazione delle somme.

In ordine al tetto di spesa prevista dal comma in oggetto, si segnala che l’ordine del giorno G84.101 (Benvenuto ed altri), accolto dal Governo nel corso dell’esame al Senato, ha impegnato il Governo a rendere stabile e senza limiti l’utilizzo della misura in esame, nonché a considerare meramente “tecnico” il suddetto tetto di spesa di 100 milioni di euro, così da integrarlo nel corso dell’anno con ulteriori risorse da ripartire durante il 2009.

Si ricorda, infine, che con la sentenza n. 202 del 2007, la Corte costituzionale ha valutato legittimo l’intervento finanziario dello Stato nella gestione del Fondo costituito dai proventi del 5 per mille, a fronte delle rivendicazioni di competenza regionale, non trattandosi di un vero e proprio “Fondo”, ma di risorse a favore di determinati beneficiari, rispetto alle quali lo Stato agisce come mandatario della volontà del contribuente, che fa, a sua volta, venir meno la natura tributaria erariale della somma.”

Carlo Mazzini

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15 commenti

  1. giancarlo calcagno on

    sono un docente a contratto e vorrebbe poter accedere al finanziamento del 5 per mille per una ricerca avvanzata sulle nanotecnologie, la scadenza per presentare le domende è il 15 marzo. e’ possibile avere un disciplinare del bando o ci sono moduli già previsti per la presentazione delle domande? la ringrazio anticipatamente
    arch giancarlo calcagno

  2. Gentile professore, non ci si può iscrivere singolarmente come persona fisica.
    Sono gli enti di ricerca scientifica e sanitaria che possono essere iscritti – dai rispettivi Ministeri – agli elenchi del 5 per mille.
    I termini di iscrizione non sono ad oggi noti, a noi umani.

    Carlo Mazzini

  3. vorrei conoscere il termine per presentare la domanda di iscrizione nelle liste dei soggetti che possono accedere alla ripartizione del 5 per mille. grazie anticipatamente

  4. Ah, lo si sapesse. Ad oggi non è ancora nota alcuna data, né modalità di iscrizione.
    Pazientare e leggere questo come altri siti.

    CM

  5. salve, siamo un’associazione culturale e vorremmo sapere dove si può scaricare il modulo per l’iscrizione agli elenchi dei benificiari del 5 per mille 2008, grazie in anticipo

  6. Nessuna nuova, ad oggi.
    Seguite questo sito e cercheremo di essere esaustivi e solleciti a comunicarlo urbi et orbi.

    cm

  7. Salve a tutti avrei bisogno di un’informazione.
    Siamo un’associazione che si trova iscritta nell’elenco dei beneficiari, ma non riusciamo a trovare la domanda da produrre per la somma che ci spetta nel 2008, e le relative date di presentazione della domanda. Inoltre la domanda per la rendicontazione degli anni precedenti, visto che non abbiamo mai percepito alcuna somma.
    Ringrazio anticipatamente chiunque mi risponda.

  8. Siamo tutti in attesa dell’uscita dei provvedimenti (DPCM e/o comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate) che regoleranno l’iscrizione al 5 per mille 2008.
    Restiamo in attesa di comunicazioni formali su come incassare i passati 5 per mille.

    Per ora nessuna nuova, e non è una buona nuova.

    cm

  9. Salve a tutti, siamo un’associazione sportiva regolarmente iscritta nel registro del coni, e vorremmo iscriverci al 5 per mille, da quel che ho letto in giro pare che la richiesta scada al 15 marzo, ma ad oggi non si riesce a reperire il modello da nessuna parte.
    Qualcuno ha qualche buona nuova, o hanno deciso di non darlo a nessuno?

  10. Dato che insegnate karate-do, vi rispondo con molta gentilezza (non sia mai …).
    Aspettate ancora un poco, probabilmente entro questa settimana uscirà qualcosa, e di certo la scadenza non è quella del 15 marzo

    Molti onorevoli saluti

    cm

  11. Buon giorno,

    ho letto che anche altri hanno richiesto la data di scadenza per l’iscrizione al 5 per mille. Ho letto che non è il 15 marzo. E allora mi sapete per favore indicare qual é?

    GRAZIE!!!

  12. La domanda mi sorge cortesemente spontanea. Ma ci andate sull’homepage?
    http://www.quinonprofit.it
    Fino a quando non ci sarà scritto “aperte le iscrizioni al 5 per mille 2008” o qualcosa di simile vuol dire che … non ci hanno ancora fatto il piacere di comunicarcelo.

    Stiamo tutti all’erta e allunghiamo le antenne.

    Saluti
    cm

  13. HO SCARICATO IL PROGRAMMA PRE PRODURRE LA DOMANDA DEL 5 X MILLE, MA IL CONTROLLO CON ENTRATEL COME LO FACCIO SE NON CI SONO I MODULI DI CONTROLLO?
    SE CI SONO QUALI SONO?
    GRAZIE A CHIUNQUE POSSA AIUTARMI

  14. Da quello che mi risulta, dopo poco il sistema invia una ricevuta all’intermediario.
    Non è la stessa cosa dei moduli di controllo, ma per essere sicuro che ciò che si è riportato è corretto si può fare un’anteprima di stampa; e per correggere ulteriori dati, inviare le correzioni tra il e il 14 di aprile.

    cm

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