Grande confusione sull’esito del 5 per mille 2011 e sul suo rifinanziamento.
Secondo Vita, che cita fonti ministeriali, al CdM del 22.12 prossimo dovrebbero – condizionale d’obbligo – comparire i 300 milioni necessari a rendere effettivamente “5 per mille” il 5 per mille 2011. Ad oggi, come noto, il 5 per mille è ridotto ad un 1 e 1/4 per mille, grazie al braccino corto del Ministero.
Sono stati esposti mutandoni (vedi la copertina di Vita di qualche settimana fa) e sono state promosse manifestazioni che solo il tempo ci dirà se saranno serviti a qualcosa.
A me preme segnalarvi che la settimana scorsa sono state pubblicate le prime bozze dei modelli CUD e 730, nei quali (modelli e istruzioni) compare il 5 per mille con le stesse caratteristiche dello scorso anno.
Almeno sulla carta.
Nelle istruzioni (sia 730 che CUD) leggiamo una frase che ad oggi non è veritiera:
“Il contribuente può destinare una quota pari al cinque per mille della propria imposta sul reddito …”
Come già detto da molti, al contribuente viene fatto credere che contribuirà con un 5 per mille dell’IRPEF ad una certa associazione o settore, ma in realtà lo stato ne tratterà per sè il 75%.
Quindi, ad oggi, la bozza di dichiarazione dice il falso. Ma si capisce che
1. è una bozza
2. non può che dire questo.
L’importante è non rassegnarsi!
Agenzia delle Entrate – I modelli e le istruzioni
Carlo Mazzini