A volte il diavolo fa tanto i coperchi quanto le pentole.
Nei famosi porcellum di cui parlammo qui vi è stata la novità dell’entrata delle associazioni sportive dilettantistiche e delle fondazioni nazionali di carattere culturale.
L’Agenzia delle Entrate ha pertanto dovuto correggere i modelli delle dichiarazioni dei redditi relativamente alla scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille dell’IRPEF e del 5 per mille dell’IRPEF.
Qui trovate le nuove schede e le istruzioni.
L’Agenzia delle Entrate ha quindi seguito pedissequamente – e non poteva far altro – la norma dedicando uno spazio alle associazioni sportive dilettantistiche, in quanto la norma aggiungeva questa tipologia di organizzazioni distinguendola dal resto del non profit, assegnando una lettera c-bis)
“c-bis) sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge”
Nel provvedimento di approvazione delle nuove schede il Direttore dell’Agenzia infatti afferma che le associazioni sportive dilettantistiche sono state “oggetto di specifica individuazione”. Come abbiamo visto, ha ragione, purtroppo.
Le fondazioni invece sono rientrate nel primo gruppo.
Quale conseguenza? Banale, quasi offensivo farlo notare ai cortesi lettori di questo blog.
Il ragionamento è semplice. Più mi dedicano un settore a parte, maggiori possibilità ho di prendere – con il meccanismo dei resti – somme sostanziose, vedi il caso della Ricerca sanitaria e i calcoli che ho già esposto tempo fa.
In definitiva, mi ritrovo facilmente a vedere moltiplicate le preferenze a me assegnate se alla competizione partecipano pochi enti e se i contribuenti che firmano ma non segnano il codice fiscale sono un numero considerevole.
Cari lobbisti delle associazioni sportive dilettantistiche: sinceramente, siete poco sportivi!
I commenti sui politici che fanno passare certe norme me li tengo per me per non abbassare il livello del discorso.
Basti solo il seguente quesito. Dove iscrivo la mia associazione sportiva dilettantistica se questa è Onlus (di opzione) o organizzazione di volontariato (quindi Onlus di diritto? Il mio retropensiero “lucrativo” sarebbe di iscriverla nel quarto settore, per le ragioni sopra riferite, ma non so se l’Agenzia delle Entrate abbia posizioni in merito.
Carlo Mazzini