Mi arrischio.
Scrivo le presenti note solo basandomi di un articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore online che dà conto di alcune delle misure che sono state varate ieri sera dal Governo con la Legge di stabilità.
In merito a ciò che interessa il non profit, dall’articolo risulta che sia le deduzioni che le detrazioni riportate nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi verranno ampiamente depotenziate.
In materia di deduzioni (donazioni alle ONG, spese per adozioni internazionali) verrebbe introdotta una franchigia di 250 euro, per i redditi superiori a 15.000 euro. Ciò significa – per ciò che ho capito – che se un vostro donatore con reddito di 20.000 euro vi dona 200 euro (siete una ONG, ad esempio) non potrà dedursi nulla. Ammetto però di non sapere se la franchigia – chiamiamolo taglio – valga per ogni singola deduzione o per il complesso delle deduzioni. Una cosa è dire se tra oneri previdenziali, assegni al coniuge ecc ti tagliano in tutto 250 euro di deduzioni. Altro è se per ogni singola deduzione, deduci a partire da 251 euro!!!
Auguriamoci che non abbiano toccato anche la + dai – versi, e che i riferimenti siano soltanto quelli del TUIR (art 10).
In relazione alle detrazioni, si introduce una soglia complessiva di 3.000 euro tra tutti gli sconti dei quali può beneficiare il contribuente. Per il non profit vuol dire che se uno ha detratto gli interessi passivi del mutuo, quelle veterinarie, le spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria, corsi per la pratica sportiva dei figli minorenni, ecc, rischia di non detrarsi la donazione effettuata a favore di Onlus, APS, sportive dilettantistiche.
Eccovi presentati i tagli lineari di Tremontiana memoria!
Ma almeno Tremonti ci metteva la faccia.
Carlo Mazzini