Non è nuovo il non profit a copiarsi loghi, denominazioni, ecc.
Ma il caso segnalatoci qui di seguito ha del paradossale, in quanto il presunto copiatore non è una sparuta associazioncina della più remota provincia periferica dell’Impero.
Leggete e giudicate.
Da FG
“Oggi che la filantropia è poco più che una spilla dorata da appuntare alla giacca nei giorni di festa, mancava sotto il cielo una fondazione composta dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dai Sindacati del Credito. Per fortuna questo vuoto è stato colmato con la nascita del “Fondo nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà”, un paio di anni fa sull’onda dello Tsunami (the one).
Particolarità del Fondo è quello del fare fund raising attraverso il c.d. match-gift, sistema piuttosto diffuso nel mondo anglosassone (e ovviamente praticamente sconosciuto dalle nostre parti), in cui un’impresa si impegna a versare un contributo equivalente a quello donato dai propri dipendenti, per un’associazione o progetto di loro scelta (dei dipendenti, non dell’impresa!). Nel caso specifico, per semplificare le cose (e in perfetto stile sindacale) ai dipendenti che aderiscono al fondo viene prelevata una ritenuta fissa sulla tredicesima di 6 euro. Altra particolarità di questo Fondo è quello di finanziare anche progetti all’estero (dove il ritorno di immagine è ridotto, soprattutto per chi ha un bacino di clienti locale).
Ora, è vero che con la nuova Finanziaria i fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo saranno drasticamente ridimensionati e quindi sarà necessario trovare delle fonti di finanziamento alternativi al MAE, ma sostituirsi a questo (cooperazione allo sviluppo) cominciando dal logo, forse, è eccessivo.”
Ecco qui i loghi a confronto