5 per mille “sparito”: facciamo in modo che se ne parli

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Cari lettori
come sapete su questo sito cerchiamo di dare qualche informazione, incrociando notizie, pubblicazioni, ecc, tutte già di pubblico dominio.
Come sapete, in relazione al 5 per mille, stiamo vivendo la solita farsa che mette in difficoltà le organizzazioni, la loro rendicontazione (andate a leggere gli articoli di Gianpaolo Concari), le loro finanze, i rapporti con i loro donatori.
Quale 5 per mille? direte voi
Qualsiasi 5 per mille.

Il 5 per mille 2006, che – pare – non è stato erogato a circa il 10% delle organizzazioni che non erano incappate nelle problematiche formali risolte poi con il Mille Proroghe. Sulle ragioni di questo ritardo nulla si sa.
Il 5 per mille 2007, sul quale conosciamo dei numeri che nulla vogliono dire; solo le preferenze, non la loro traduzione in denaro, non il termine entro il quale verranno erogate le somme.
Il 5 per mille 2008; nebbia, nessun termine sulle cifre, sul saldo ecc.
Il 5 per mille 2009; non si sa, mancando il relativo DPCM, neppure quando inizia e quando finisce la fase di iscrizione all’elenco. Non si sa se ricadremo nel loop infinito delle autocertificazioni, delle doppie scadenze … Non si sa come verranno identificate, tramite Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze, le associazioni sportive dilettantistiche che – ai sensi dell’art 63-bis, c 6, DL 112/08 – “svolgono una rilevante attività di interesse sociale”.
Il 5 per mille ad libitum: è stata presentata una proposta di legge che non eliminerà i problemi intercorsi in questi 4 anni, perché la legge nulla dice degli iter, delle scadenze da rispettare da parte dell’Amministrazione pubblica, delle modalità di iscrizione da parte degli enti.

L’unico modo perché qualcosa venga fuori non con il contagocce ma perché – fino a prova contraria – siamo cittadini e non sudditi, è che si esca dalla stampa specializzata e se ne parli in quella generalista.
Bene ha fatto – per una volta – il Forum del Terzo Settore a far uscire sull’Unità un articolo sul 5 per mille 2007, second edition. Lo trovate qui e mi sembra che, seppur un pò di nicchia (non me ne voglia l’Unità), sia una buona testimonianza di ciò che può essere detto e fatto. (Giusto per la precisione: nell’articolo si afferma che un comunicato del 2007 dell’Agenzia delle Entrate è stato rimosso dal sito dell’Agenzia: non è vero, è qui)

Non credo al potere taumaturgico dei mass media, ma certo è che se non se ne parla, la notizia non esiste.

Pertanto, vi invito a contattare tutti i vostri riferimenti “giornalistici” e dire ciò che state vivendo; l’assenza di fondi, l’assenza di segnali vitali dai Ministeri, l’assenza di serietà.
Date una buona ragione ai giornali per parlarne. Offrite loro le storie, i dati; siate semplici nella comunicazione, ma diretti. Dite che è un problema anche del contribuente che non sa che i suoi soldi non vengono distribuiti alle non profit come imposto dalla legge; che non sa (ad oggi) quali saranno le organizzazioni alle quali potrà erogare il 5 per mille quest’anno.
Cercate di coinvolgere la stampa “ufficiale”, anche locale, anche di nicchia o di settore (chiamate Vita). Io eviterei Striscia la notizia … ma è una questione di gusti personali.
Rompete le scatole, sono sicuro che ne siete capaci.
Il più è che non le rompiate a me; io lancio il sasso e nascondo la mano!
🙂

Una nota finale: quando si risolse la questione degli esclusi alla fine dell’anno scorso, tirai un sospiro di sollievo non solo perché “giustizia era fatta”, ma perché così mi sarei interessato d’altro.
Una delle ragioni per cui ora sono arrabbiato, è che il naturale corso degli eventi ha continuato a prendere questa pessima piega; e sono “obbligato” ad informarmi e, per quanto possibile, ad informarvi.

Good night and good luck

Carlo Mazzini

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1 commento

  1. Caro Mazzini,
    sono d’accordo con lei sull’opportunità di coinvolgere la stampa non specializzata sul tema dello scippo in atto ai danni del contribuente nei confronti del beneficio fiscale “così amato dagli italiani”( v. comunicato del 2007 citato dell’Ag. delle Entrate); personalmente ho già preso contatto con un settimanale e una radio locale per un’intervista sul tema (come Centro Servizi Volontariato regionale ci siamo occupati spesso del 5 per mille e disponiamo di dati aggiornati, oltre ad aver direttamente sostenuto le Associazioni locali nell’iscrizione telematica); fa specie però il silenzio assordante di CSVnet, Forum del Terzo Settore, Convol che dopo l’appello di inizio mese all’universo mondo della politica non si sono fatti più sentire (a proposito, perchè l’appello non è stato presentato con l’adeguata rilevanza alla stampa nazionale? anche fra i nostri Associati nessuno ne sa nulla).
    Con stima
    Andrea Vuano

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