Sulla rivista del Ciessevi (Centro di servizio per il volontariato di Milano) “Vdossier” trovate alcuni interessanti spunti sul tema dell’alleanza profit e non profit.
Mi era stato chiesto – e io, sventurato, risposi – di riportare su carta un intervento che feci in una tavola rotonda lo scorso anno sulla questione del “fratello povero del 5 per mille” per le Onlus.
Di cosa si tratta?
Si tratta di quella disposizione che consente il distacco di personale dipendente dalle aziende a beneficio delle Onlus. Ma il beneficio è anche delle aziende in quanto esse possono godere di un supplemento di deducibilità. (art 100, c 2, lett i, TUIR).
E cosa c’entra il “5 per mille”? Non c’entra il “famoso” 5 per mille, ma il fatto che le aziende possono dedursi il costo dei dipendenti distaccati presso le onlus fino alla misura massima del 5 ‰ dell’ammontare complessivo delle spese per prestazioni di lavoro dipendente.
Capito poco?
Andate a leggervi l’articolo a pag 65. Se rimanete svegli, potete continuare con gli altri contributi.
Carlo Mazzini