E’ finalmente uscita la Risoluzione 22 dell’Agenzia delle Entrate che spiega alle oltre 200 ONG come rimanere Onlus.
Giusto sul fil di lana – il termine ultimo era il 28 di febbraio – l’Agenzia si degna di dire che le ONG riconosciute idonee alla data 29 settembre 2014 (data di entrata in vigore della nuova legge 125/14) restano Onlus se
– inviano alla Direzione Regionale delle Entrate di competenza il modello di comunicazione ex DM 19 gennaio 1998 debitamente compilato (qui il modello, qui le istruzioni).
– nella casella 14 del modello, invece di riportare l’attività di riferimento (da 1 a 11-bis, come da art 10, c 1, lett a del D Lgs 460/97), scrivono “ONG”.
L’Agenzia aggiunge che le ONG NON devono cambiare lo statuto rendendolo conforme alle richieste dell’art 10, c 1 del D Lgs 460/97, in quanto sono una particolare categoria “ad esaurimento” (aggiungerei “nervoso”) e per loro le regole alle quali devono sottostare le altre 10, 20mila Onlus non valgono.
Qualsiasi persona sana di mente chiama tutto questo “mostro giuridico”, ovvio.
Comunque festeggiamo perché le vecchie ONG manterranno la possibilità di dirsi Onlus, quindi di iscriversi e ricevere il 5 per mille, di ottenere erogazioni cui far applicare le deduzioni o detrazioni ecc.
Nei prossimi giorni parleremo delle conseguenze possibili – ovviamente neppure immaginate dai promotori della mostruosità – su chi non modifica lo statuto e non si conforma alla 460.
Qui il testo dell’Agenzia delle Entrate
Carlo Mazzini
