Facciamo gli auguri a due leggi!
La “+ dai, – versi” (legge che consente la deducibilità di donazioni fino ad un doppio tetto 10% o 70.000 euro) ha compiuto in questi giorni 10 anni (il DL 35/05 è del 14 marzo, la legge di conversione (L 80/05) è del 14 maggio).
Vogliamo quindi fare gli auguri ad una legge davvero tanto voluta e desiderata dal non profit, pensata e spinta da Vita (grazie ragazzi!!!) e da alcune rappresentanze (l’allora Summit della Solidarietà, ora disciolto) e, dal punto di vista tecnico, scritta e ideata dall’avv Pettinato. Grazie a tutti: questa legge ha cambiato davvero tanto nella percezione dei donatori. Il maggior risparmio fiscale consentito dalla deducibilità non è stato più visto come un tentativo di far diventare più ricchi i ricchi, ma come un motore di sviluppo per il non profit.
Dato che siamo in periodo di Grande Riforma, bisognerebbe fare il tagliando alla legge, renderla più snella su alcune parti (donazioni di beni e di servizi), e più facile da applicare anche per le piccole organizzazioni.
Attività commerciali e produttive marginali delle organizzazioni di volontariato: come sanno anche i sassi, le organizzazioni di volontariato hanno davvero poche possibilità di avere entrate diverse da quelle di natura donativa. Le uniche previste dalla legge sono quelle di cui al DM 25 maggio 1995. Una norma di 20 anni fa (precisi precisi, quindi) che anch’essa dovrebbe essere soggetta a revisione. E’ un po’ anacronistica non tanto per gli anni passati ma per come si stanno evolvendo i settori nei quali le organizzazioni di volontariato si stanno muovendo.
Ecco: un pensiero a chi ha il compito di scrivere la legge delega e i decreti legislativi.
Seguite le mie labbra: citate le leggi che volete andare a modificare, abrogare, innovare. Dite in quali direzioni volete farlo. Studiate, ponetevi delle domande, cercate nelle organizzazioni (cioè nelle loro difficoltà) le risposte.
Solo dopo, scrivete e legiferate. Altrimenti saranno parole al vento, e tra 20 anni saremo qui a commentare – Dio non voglia – un’occasione persa o persino un gran pasticciaccio che, invece di far risalire il Terzo Settore alla prima posizione, lo ha relegato per l’ennesima volta a ruota (sgonfia) del carro.
Carlo Mazzini