Qualche domanda a Renzi sul 2 per mille

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Caro Presidente del Consiglio dei Ministri

la stampa di oggi ci informa che lei ha ringraziato gli oltre 500mila italiani che quest’anno hanno scelto il PD in relazione alla opzione del 2 per mille.

Una constatazione e qualche domanda.

Constatazione. Lei ha capito come funziona il meccanismo del fundraising in quanto è tra i pochi politici che ringraziano i propri elettori / donatori. E fa bene, anzi benissimo. Io non sono fundraiser ma so che quella dei ringraziare i propri donatori è una delle regole base della raccolta fondi.

Detto questo, mi sorgono domande.

Come fa a sapere che il PD ha ricevuto 549.146 preferenze? Stiamo parlando del 2 per mille 2015. I termini di presentazione della dichiarazione dei redditi sono ancora aperti (Unico deve essere presentato entro il 30 settembre). Chi le ha anticipato questa notizia? L’Agenzia delle Entrate? E perché l’ha fatto? Solo perché glielo ha chiesto lei?

Queste domande sorgono spontanee in quanto i disgraziati che non sono a capo di un partito bensì di un ente non profit devono aspettare due anni buoni per sapere quanti contribuenti hanno scelto la loro organizzazione. Più volte l’Agenzia delle Entrate ha detto che questo era il tempo tecnico per elaborare le dichiarazioni e certo non mi sfugge che il 5 per mille conta 50mila organizzazioni iscritte (che l’onorevole Bobba vorrebbe ridurre e non si è ancora capito il perché e soprattutto come) mentre al 2 per mille siete iscritti soltanto in 19. Ma stiamo parlando di procedure – per il 5 per mille – per le quali l’Agenzia dovrebbe avere maturato una certa esperienza (10 anni!!!) e poi, non nascondiamoci dietro ad un dito: esistono i computer!

E vogliamo parlare dell’incasso?

Voi incassate tutto nello stesso anno di dichiarazione (così come la Chiesa Cattolica riceve un anticipo cospicuo nello stesso anno per l’8 per mille), le organizzazioni del 5 per mille devono aspettare almeno 6 mesi (ulteriori ai due anni!) con questa modalità: le prime 40 organizzazioni entro il 10 settembre (questa la dichiarazione del Ministero del Lavoro di pochi giorni fa su Vita) e le altre sperano di riceverlo entro la fine di quest’anno. Ma stiamo parlando del 5 per mille 2013. Le evito il confronto con le povere organizzazioni sportive dilettantistiche che in molte attendono ancora quelli degli anni precedenti (2010 – 2012) e che dipendono dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (ops!).

Gentile Presidente del Consiglio dei Ministri, ci dia qualche risposta e si faccia dare qualche risposta (e la pubblichi, per cortesia) dai plenipotenziari dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero del Lavoro. Poi, se ritiene, corregga le storture di una situazione che vede il “per mille” dei politici andare … a mille, e il “per mille” del sociale (e della ricerca scientifica e taccio per carità di patria di quello per la cultura) andare a rilento.

Perché nessuno come gli enti non profit capisce la necessità di soldi palesata dai partiti politici (associazioni anch’esse): rimanere a secco è proprio un bel guaio! Lo è se si deve mandare avanti un partito con un apparato che tenga contatto con il territorio. Lo è se si vogliono aiutare le persone malate, i poveri, la cultura …

Carlo Mazzini

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