Oggi, 16 gennaio, sul Sole 24 Ore trovate uno speciale relativo all’iscrizione nelle scuole con un mio articolo che parla di un’innovazione allo “school bonus” che dovrebbe far discutere.
Senza voler spoilerare – ma un pò sì – il contenuto dell’articolo, in sostanza si riporta che il meccanismo di raccolta fondi molto farraginoso concesso con la “buona scuola” (credito d’imposta concesso a persone fisiche e aziende) che permette l’incasso della donazione alle scuole solo dopo che la stessa sia passata da un conto della tesoreria di Stato (tecnicamente “a babbo morto”) cambia – e questo è un bene – ma solo per alcune – e questo è un male.
Solo le scuole private (comunali, provinciali e soprattutto private) potranno incassare le donazioni subito e direttamente dai donatori, mentre per tutte le scuole statali rimane il gioco dell’oca originario di non vedere per chissà quanto i soldi erogati dai loro sostenitori.
Questa innovazione parziale della norma a favore delle paritarie è stata introdotta dalla recente legge di stabilità del 2017. Nell’articolo trovate maggiori dettagli, quindi, che fate? Correte in edicola!
Carlo Mazzini
Aggiornamento 18.1: per chi avesse trovato chiusa l’edicola … qui il mio pezzo messo online direttamente dal Sole