In questi giorni è tutto un fermento di domande, quesiti, interrogazioni sul tema della pubblicazione delle entrate di natura pubblica sui siti degli enti non profit.
Mi sto riferendo alla L 124/17 della quale parlammo a lungo l’anno scorso in questo periodo; sempre nello scorso anno uscì un parere (tardivo) del Consiglio di Stato che – se possibile – complicava le cose (qui), asserendo – tra l’altro – che profit e non profit sarebbero sì obbligati dal 2019 (su dati 2018), ma il non profit, diversamente dalle aziende profit, non deve temere la sanzione (“scendi indietro i soldi”, direbbe la Crusca) che a detta del CDS è applicabile alle sole aziende. Ciò per la incredibile ragione che
“la Sezione ritiene di dover aderire all’interpretazione proposta nella richiesta di parere, potendosi argomentare facendo leva anzitutto sulle diverse strutture e finalità dei soggetti indicati rispettivamente sotto le lettere a) (NON PROFIT, ndr) e b) (PROFIT, ndr). Tale differenza (che può sintetizzarsi nell’esistenza o meno di un fine di lucro) giustifica, se non impone, un trattamento differenziato.”
Come dire che se sei non profit, non sei chiamato ad essere più di tanto trasparente! L’esatto contrario di ciò che all’unisono diciamo tutti da anni.
L’ho già scritto: attenzione a seguire il parere del Consiglio di Stato e a non pubblicare online le entrate pubbliche del 2018 perché tanto nessuno vi può chiedere indietro i soldi!!!
Il Comune di Straccetti di Sotto ci contesta la mancata pubblicazione del rendiconto online e ci chiede indietro i soldi; noi rispondiamo che il Consiglio di Stato ecc. Il Comune sorride, si avvicina, ci prende le mani e ci sussurra all’orecchio con fare falsamente amichevole: “non ti preoccupare, ora mi restituisci i soldi come dice la legge. Se non lo fai ti porto davanti al TAR e poi vediamo come va a finire, va bene?”.
E sappiate che, al di là dell’antipatia del Comune, può averla vinta per una considerevole quantità di ragioni.
Sul tema Legge 124/17, di recente è uscita una circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Terzo Settore – che ha dato alcune indicazioni operative.
Per evitarvi di riassumere tutte le questioni sollevate e/o risolte dalla Circolare, vi segnalo che Italia non profit ha riproposto un tool utilissimo per gli enti e che “allegato” al tool trovate le domande e risposte oltre a tutta la documentazione utile e necessaria per adempiere.
Basta un clic qui e trovate le risposte alle vostre domande e un modo pratico e completo di assolvere ad un dovere di trasparenza.
Poi ci chiederemo se questa norma porti davvero verso la “trasparenza”; io ne dubito. Ma per ora basta qui. Andate e fate quanto richiesto.
Carlo Mazzini